Con il termine Welfare Territoriale si intendono tutte quelle misure di welfare secondario attuate mediante strumenti, quali la contrattazione collettiva territoriale e il contratto di rete, che consentono alle imprese collocate in un determinato ambiente di unire le proprie risorse umane e materiali per sostenere nuovi progetti locali. Così facendo, aumenta anche la condivisione dei progetti tra sfera pubblica, privata e terzo settore muovendo il concetto di benessere dalla singola azienda al territorio circostante.
Gli enti locali sono – o dovrebbero essere – gli attori principali nell’istituzione di piani di welfare spinti dall’obiettivo di implementare il benessere territoriale: nello specifico, dovrebbe essere implementato il benessere delle aree prive di Welfare State andando a creare un welfare complementare.
Le aziende di ogni dimensione traggono vantaggio da questi legami di maggiore interdipendenza tra le diverse attività sul territorio, sia in termini di miglioramento delle politiche interne dell’azienda destinate ai dipendenti, sia in termini di visibilità grazie ad un’immagine che meglio risponde ai bisognidel territorio.
Il Welfare State o Stato Sociale è nato in Italia alla fine del 1800 con le prime assicurazioni contro gliinfortuni sul lavoro. Secondo lo storico inglese A. Briggs gli obiettivi del welfare sono essenzialmente tre:
1. dare sicurezza a famiglie e individui in presenza di eventi economici o naturali sfavorevoli.
2. assicurare un tenore di vita minimo a tutti i cittadini
3. garantire l’accesso a tutti i cittadini dei servizi di base quali la sanità, l’istruzione e il sostegno ai redditi più bassi
A partire dal 2016 il welfare aziendale ha iniziato a diffondersi in Italia portando benefici sia alle aziende che ai lavoratori: ne consegue che il welfare ampliato sul territorio è attualmente un argomento di grande interesse.
Il terzo settore è composto da attività non appartenenti alla sfera dello Stato, dell’amministrazione pubblica, del mercato e delle imprese: si tratta degli enti che operano principalmente con finalità civiche o utilità sociale. All’interno del sistema del welfare territoriale, le attività del terzo settore verrebbero favorite dalla collaborazione tra imprese locali che mettono a disposizione le migliori risorse di cui dispongono. Possiamo quindi osservare come il welfare territoriale, se utilizzato con intelligenza, rappresenti un valido strumento di benessere per il territorio: per gli enti che lo animano e per le persone che lo vivono.
Bibliografia: Il welfare aziendale nelle PMI
http://www.studiogarbelli.net/il-welfare-aziendale-nelle-pmi-aspetti-teorici