Il 25 aprile si celebra anniversario della liberazione d’Italia dal Nazifascismo.
La lotta di liberazione oggi viene associata perlopiù alle formazione comuniste delle Brigate Garibaldi, tuttavia molti degli eventi più importanti ed eroici della Resistenza italiana e della liberazione, fissati sulla carta dalla nostra letteratura, hanno avuto come protagonisti gruppi armati orientati a “destra”.
La liberazione della città di Alba ad opera delle “divisioni azzurre” ed altri esempi di “resistenza di destra”
La celebre presa delle città di Alba, raccontata da Beppe Fenoglio, fu guidata da Enrico Martini e dalle sue “divisioni azzurre”, ovvero badogliani, monarchici, cattolici, ex-ufficiali del Regio esercito e giovani.
La costituzione della Repubblica partigiana dell’Ossola, avvenne grazie ai partigiani ‘verdi‘, partigiani cattolici, guidati da Alfredo Di Dio, militare palermitano. In generale, l’apporto dei liberali, dei cattolici conservatori, dei monarchici, dei militari è stato, in alcune aree dell’Italia settentrionale, prevalente rispetto a quello comunista.
Ma la lotta della destra contro il fascismo non fu solo sulle montagne nell’Alta Italia, già nel 1925, molti intellettuali liberali come Giovanni Amendola, Calamadrei, Albertini, Einaudi e Croce si unirono, firmando il Manifesto degli intellettuali antifascisti.
Infine, se guardiamo al resto del continente, vediamo quanto il movimento partigiano sia stato un punto fondamentale nella formazione del centro destra europeo (in primis in Francia, in cui il movimento di liberazione portò alla formazione del gollismo).
Come mai si dimentica il contributo delle forze moderate, liberali e cattoliche al processo di liberazione nazionale e ci si focalizza sulla componente “rossa”?
La risposta è che il partito comunista è riuscito per tutto il periodo della prima repubblica a costruire una falsa identificazione del Comunismo con la Resistenza mentre gli altri partiti che contribuirono da destra alla Liberazione si sono dissolti, polverizzati o assorbiti grandi partiti di massa, disperdendo il proprio retaggio legato alla Resistenza.
Approfittiamo quindi di questa giornata per sottolineare l’esistenza e l’impegno di quella destra che ha saputo fare dei Valori di rifiuto del totalitarismo, di difesa delle libertà civili e dei diritti individuali e di adesione ai valori democratici le proprie fondamenta.