L’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo, Luca Attanasio, è rimasto ucciso ieri (lunedì 22 febbraio 2021) assieme ad un carabiniere ed al suo autista in un attentato a un convoglio ONU a Goma, nel nord est del paese africano.
Chi era Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano in Congo rimasto ucciso nell’attentato di ieri?
Luca Attanasio era nato a Saronno il 23 maggio 1977.
Laureato con lode alla Bocconi, con un master in politica internazionale; dopo aver lavorato a Berna, dal 2006 al 2010, è stato console generale reggente a Casablanca, in Marocco, fino al 2013.
Lì ha sposato Zakia Seddiki, da cui ha avuto tre figlie.
Nel 2015 è stato nominato primo consigliere dell’ambasciata italiana ad Abuja, in Nigeria.
Dal 2017, Luca Attanasio è ambasciatore per l’Italia presso la Repubblica Democratica del Congo, l’ex Congo Belga, paese dove ha trovato la morte.
Qual è stata la dinamica dell’attentato che ha portato alla morte di Luca Attanasio e della sua scorta?
Tutto è successo su una strada ritenuta sicura ieri mattina intorno alle 10.15 presso Goma e Kibumba, nella zona del Virunga e del Lago Kivu.
Un commando di 6 uomini armati ha attaccato l’auto con sopra l’ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo.
Gli assalitori riescono ad uccidere l’autista al primo colpo, mentre Attanasio e Iacovacci, probabilmente feriti, vengono portati nella foresta.
A pochi metri si trovava una pattuglia dell’Istituto Congolese per la Conservazione della Natura e un’unità dell’esercito congolese, giunti in soccorso.
Durante lo scontro a fuoco, Attanasio è rimasto colpito e i ribelli hanno iniziato a scappare portando con sé Iacovacci. Dopo un chilometro e mezzo circa hanno ucciso il carabiniere lasciando lì il corpo, poi raggiunto successivamente da forze regolari congolesi.
Sono molti i gruppi armati che operano nella zona del Kivu, fra Congo, Ruanda e Uganda, e spesso prendono di mira i ranger del parco, famoso per i gorilla di montagna. Fonti sostengono che i responsabili degli attacchi fossero dei ribelli Hutu ruandesi, che sovente oltrepassano il confine per saccheggiare e rapire.