Se lo stato non esistesse, sarebbe necessario inventarlo? John Locke, che per prima teorizzò il liberalismo, avrebbe sicuramente risposto di no.
Robert Nozick, discendente di quella tradizione filosofico-politica, nel suo libro “Anarchia stato e utopia” sostiene di sì. La sua formula à quella dello “stato minimo”, che il filosofo statunitense ritiene inevitabile per costruire società capaci di vivere in libertà.
Postulato: una ferrea difesa dei diritti individuali.
Un libro provocatorio, in grado di suscitare nei lettori di qualunque fede politica la voglia di ripensare il proprio ruolo di cittadini, insieme ai vincoli che derivano dall’appartenere a uno stato. Dalla giustizia al lavoro, dalla solidarietà alla cooperazione, Nozick si interroga sulle legittime funzioni dello Stato.
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ormai lo Stato Nazionale (monopolista di Forza, Moneta, Territorio, Legge) è palesemente in dissoluzione, sostituito da una pletora di Authority di natura privatistico/economica. il neo-liberismo osservi pure compiaciuto tutto ciò – e in qual disastro ci condurrà. amen