“Da stasera la frontiera è aperta”
Con questo semplice annuncio fatto dal leader del partito comunista di Berlino, Gunter Schabowsky, il 9 novembre 1989 inizia il tanto agognato smantellamento del Muro di Berlino, simbolo dell’oppressione del comunismo su milioni di persone. Per tutta la notte migliaia e migliaia di persone da una parte e dall’altra del Muro iniziarono a festeggiare, e a “picconare” il cemento.
Con l’abbattimento di quel simbolo della guerra fredda, nel giro di pochi anni si ebbe l’unità di una nazione, la Germania, suggellata il 3 ottobre 1990 e la dissoluzione dell’Unione Sovietica.
Quel giorno ci dimostra, ancora oggi, che il mondo dietro la “Cortina di Ferro” non fu abbattuto solo dall’inefficienza economica e politica di un sistema pianificato, ma fu abbattuto grazie a quel desiderio di libertà e di speranza innato in ogni uomo, che neanche il più feroce dei totalitarismi può sopprimere.