La Rivolta di Atlante è un romanzo suddiviso in tre parti (“Il tema”, “L’uomo che apparteneva alla terra” e “L’Atlantide”) e riassume l’etica oggettivista di Ayn Rand, fondata sulla difesa del capitalismo, della ragione e dell’individualismo.

La vicenda della compagnia ferroviaria Taggart Transcontinental si incrocia con quella della nazione americana, la cui politica dirigista ne sta provocando il collasso.

Hank Rearden, inventore di una speciale lega metallica, e Dagny Taggart mente direttiva della Taggart, si persuadono dell’impossibilità di redimere un mondo che rifiuta la ragione quale mezzo di sopravvivenza e di progresso e decidono di aderire allo sciopero dei cervelli.

Francisco D’Anconia e Ragnar Danneskjold sposano i progetto di John Galt che vuole impedire lo sfruttamento delle menti produttive riunendole in una località inaccessibile.

Ma John dovrà affrontare un’avventura che rischierà di sopraffarlo, alle prese con individui spietati che cercheranno anche di corromperlo.

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